Sergedge vi parla oggi di Curtis Axel, il nuovo protetto di Heyman. Predestinato o push immeritato?
Non vi dico la mia emozione quando guardando la scorsa puntata di Raw è stata annunciata la presentazione di un nuovo Paul Heyman guy. Tornando indietro con la memoria fino all’esordio di Lesnar la fantasia si è imbizzarrita, pensando di trovarsi a vivere una puntata memorabile in cui sarebbe stato presentato un volto nuovo che avrebbe lasciato il suo segno indelebile nella storia della federazione. Sappiamo tutti quanto una collaborazione con l’Evil Genius possa ritenersi importante per un wrestler.
Non vi dico la mia emozione quando guardando la scorsa puntata di Raw è stata annunciata la presentazione di un nuovo Paul Heyman guy. Tornando indietro con la memoria fino all’esordio di Lesnar la fantasia si è imbizzarrita, pensando di trovarsi a vivere una puntata memorabile in cui sarebbe stato presentato un volto nuovo che avrebbe lasciato il suo segno indelebile nella storia della federazione. Sappiamo tutti quanto una collaborazione con l’Evil Genius possa ritenersi importante per un wrestler.
I Paul Heyman guy sono stati tanti, ma nell’immaginario del fan giovane della WWE sono soprattutto due i nomi dei lottatori che possono vantare un simile epiteto, Lesnar e Punk. Ogni wrestler emergente vorrebbe essere paragonato a questi due campioni.
Come dicevo la mia fantasia si è scatenata nel cercare di individuare l’identità del terzo wrestler messo sotto l’ala protettiva di Heyman e devo ammettere la mia iniziale delusione quando sullo stage ho visto avvicinarsi al ring Michael McGillicutty. Dico delusione non perché abbia zero fiducia nelle sue capacità, ma perché francamente mi aspettavo o un wrestler completamente nuovo o un midcarder bisognoso di un manager per sfondare (qualcuno ha detto Cesaro?). Lo stesso pubblico nell’arena ha accolto il suo ingresso nel silenzio più titubante, come se le aspettative troppo grandi si fossero infrante.
Ma passiamo a vedere più nel particolare questo nuovo esordio del figlio di mr Perfect.
Riguardo il nome non facciamo gli schizzinosi. So che molti, me compreso, avrebbero voluto che gli lasciassero Joe Hennig, ma è risaputa ormai la politica della WWE nell’affibbiare nuovi nomi così da mantenere la proprietà del personaggio. Sono contento che nel nuovo ring-name Curtis Axel ci sia un doppio omaggio, al padre Curt Hennig e al nonno Larry "The Axe" Hennig. Per quanto concerne le sue abilità sul quadrato non stiamo parlando di un pippone come Otunga, ma per quanto possa essere buono non mi sembra un fenomeno. Per quello che ho visto a NXT e negli show maggiori non mi sembra abbia fatto alcun match memorabile. La sua presenza scenica è buona con il suo 1,90 di altezza, anche se non gli riconosco ancora quel volto capace di bucare lo schermo, una mancanza di carisma che di fatto ha raggelato il pubblico nell’arena al vederlo rispondere alla chiamata di Heyman. Al microfono è ancora tutto da verificare, dato che non è che abbia avuto tutto sto spazio per esprimersi fino ad ora.
A ovviare eventuali problemi nell’interagire con il pubblico ci penserà ovviamente l’Evil Genius, che a sua volta grazie a questa collaborazione trova il modo di continuare ad apparire a Raw nonostante le assenze di Lesnar e Punk. Come dicevo non ho niente di particolare contro Hennig, ma la mia domanda è: una carta importante come la collaborazione con Heyman non era meglio giocarla con qualcun altro?
Non escludo che Curtis Axel possa fare bene, ma resta da capire se in lui ci sono i margini di miglioramento per farne una stella della federazione, perché se ti giochi il colpo del nuovo Paul Heyman guy non puoi limitarti a creare un uppercarder. Ora Hennig ha 34 anni, uno solo meno di Punk, e anche se sappiamo bene che sono molti i casi di wrestler esplosi un po’ tardi avrei preferito qualcuno più giovane. Intendiamoci, se il personaggio funziona abbiamo un main eventer per cinque o sei anni almeno, un’enormità nel wrestling d’oggi, ma perché non pescare al suo posto il ventinovenne Sami Zayn? Si spiegherebbe nel caso ritengano che l’ex El Generico sia in grado di emergere con le sue sole forze, mentre Hennig senza Heyman sarebbe rimasto a lottare a Superstars. Ma se dovevano prendere un trentaquattrenne allora preferivo scegliessero Chris Hero.
Ad ogni modo voglio credere che se Heyman ha accettato di collaborare con Axel è perché lui stesso ci ha visto del potenziale importante. L’ex McGillicutty ha ricevuto attestati di stima da The Rock dopo che i due si sono allenati insieme in preparazione del main event di Wrestlemania, e non meno importante ha il favore di Triple H con cui non a caso si è trovato a interagire in questa sorta di nuovo esordio. Quest’ultimo fatto rende ancora più manifesta la voglia della federazione di puntare sul ragazzo, peccato solo per il finale monco nel main event dell’ultima puntata di Raw; con la scusa dello stato di salute debole di Triple H dopo l’incontro con Lesnar sarebbe stato molto più efficace se Axel approfittando di ciò fosse riuscito a schienare il rivale, magari infierendo pure a fine match così da incattivarsi maggiormente il pubblico.
In definitiva credo che sia troppo presto per dare giudizi assoluti su questo esperimento. Abbiamo visto troppo poco sia per esaltarci ed eleggerlo a sicura stella della federazione sia per bocciarlo in modo inequivocabile. Le perplessità ci sono perché è evidente che non parliamo di un mister match a 5 stelle e di wrestler grossi con la barba ne abbiamo già visti a bizzeffe. Un paio di settimane fa ho però scritto un editoriale in cui parlavo dell’importanza dei manager nel wrestling d’oggi e Heyman è il migliore che poteva capitare per Axel. Se c’è qualcuno che può tirare fuori qualcosa di buono da lui è proprio l’Evil Genius, quindi se questi ha accettato di lavorarci insieme voglio credere che sia perché anche lui vede un futuro per il figlio di mr Perfect. Sperando che non sia un mero espediente per continuare a far comparire Heyman a Raw, perché nel caso sarebbe davvero un’occasione buttata nel cesso.
Come dicevo la mia fantasia si è scatenata nel cercare di individuare l’identità del terzo wrestler messo sotto l’ala protettiva di Heyman e devo ammettere la mia iniziale delusione quando sullo stage ho visto avvicinarsi al ring Michael McGillicutty. Dico delusione non perché abbia zero fiducia nelle sue capacità, ma perché francamente mi aspettavo o un wrestler completamente nuovo o un midcarder bisognoso di un manager per sfondare (qualcuno ha detto Cesaro?). Lo stesso pubblico nell’arena ha accolto il suo ingresso nel silenzio più titubante, come se le aspettative troppo grandi si fossero infrante.
Ma passiamo a vedere più nel particolare questo nuovo esordio del figlio di mr Perfect.
Riguardo il nome non facciamo gli schizzinosi. So che molti, me compreso, avrebbero voluto che gli lasciassero Joe Hennig, ma è risaputa ormai la politica della WWE nell’affibbiare nuovi nomi così da mantenere la proprietà del personaggio. Sono contento che nel nuovo ring-name Curtis Axel ci sia un doppio omaggio, al padre Curt Hennig e al nonno Larry "The Axe" Hennig. Per quanto concerne le sue abilità sul quadrato non stiamo parlando di un pippone come Otunga, ma per quanto possa essere buono non mi sembra un fenomeno. Per quello che ho visto a NXT e negli show maggiori non mi sembra abbia fatto alcun match memorabile. La sua presenza scenica è buona con il suo 1,90 di altezza, anche se non gli riconosco ancora quel volto capace di bucare lo schermo, una mancanza di carisma che di fatto ha raggelato il pubblico nell’arena al vederlo rispondere alla chiamata di Heyman. Al microfono è ancora tutto da verificare, dato che non è che abbia avuto tutto sto spazio per esprimersi fino ad ora.
A ovviare eventuali problemi nell’interagire con il pubblico ci penserà ovviamente l’Evil Genius, che a sua volta grazie a questa collaborazione trova il modo di continuare ad apparire a Raw nonostante le assenze di Lesnar e Punk. Come dicevo non ho niente di particolare contro Hennig, ma la mia domanda è: una carta importante come la collaborazione con Heyman non era meglio giocarla con qualcun altro?
Non escludo che Curtis Axel possa fare bene, ma resta da capire se in lui ci sono i margini di miglioramento per farne una stella della federazione, perché se ti giochi il colpo del nuovo Paul Heyman guy non puoi limitarti a creare un uppercarder. Ora Hennig ha 34 anni, uno solo meno di Punk, e anche se sappiamo bene che sono molti i casi di wrestler esplosi un po’ tardi avrei preferito qualcuno più giovane. Intendiamoci, se il personaggio funziona abbiamo un main eventer per cinque o sei anni almeno, un’enormità nel wrestling d’oggi, ma perché non pescare al suo posto il ventinovenne Sami Zayn? Si spiegherebbe nel caso ritengano che l’ex El Generico sia in grado di emergere con le sue sole forze, mentre Hennig senza Heyman sarebbe rimasto a lottare a Superstars. Ma se dovevano prendere un trentaquattrenne allora preferivo scegliessero Chris Hero.
Ad ogni modo voglio credere che se Heyman ha accettato di collaborare con Axel è perché lui stesso ci ha visto del potenziale importante. L’ex McGillicutty ha ricevuto attestati di stima da The Rock dopo che i due si sono allenati insieme in preparazione del main event di Wrestlemania, e non meno importante ha il favore di Triple H con cui non a caso si è trovato a interagire in questa sorta di nuovo esordio. Quest’ultimo fatto rende ancora più manifesta la voglia della federazione di puntare sul ragazzo, peccato solo per il finale monco nel main event dell’ultima puntata di Raw; con la scusa dello stato di salute debole di Triple H dopo l’incontro con Lesnar sarebbe stato molto più efficace se Axel approfittando di ciò fosse riuscito a schienare il rivale, magari infierendo pure a fine match così da incattivarsi maggiormente il pubblico.
In definitiva credo che sia troppo presto per dare giudizi assoluti su questo esperimento. Abbiamo visto troppo poco sia per esaltarci ed eleggerlo a sicura stella della federazione sia per bocciarlo in modo inequivocabile. Le perplessità ci sono perché è evidente che non parliamo di un mister match a 5 stelle e di wrestler grossi con la barba ne abbiamo già visti a bizzeffe. Un paio di settimane fa ho però scritto un editoriale in cui parlavo dell’importanza dei manager nel wrestling d’oggi e Heyman è il migliore che poteva capitare per Axel. Se c’è qualcuno che può tirare fuori qualcosa di buono da lui è proprio l’Evil Genius, quindi se questi ha accettato di lavorarci insieme voglio credere che sia perché anche lui vede un futuro per il figlio di mr Perfect. Sperando che non sia un mero espediente per continuare a far comparire Heyman a Raw, perché nel caso sarebbe davvero un’occasione buttata nel cesso.
FONTE:ZONAWRESTLING.NET