Anche l’edizione numero 29 di Wrestlemania è passata agli archivi. È stata un’edizione dello Showcase Of The Immortals che ha lasciato parecchio perplessi. Oserei dire che lo svolgimento dello show più importante dell’anno ha seguito la scia della Road To Wrestlemania. Non molto coinvolgente insomma e penso che in molti siano concordi con questa mia valutazioni. Le ragioni di tutto questo? Questo si cerca di capire nella prima parte di questo numero del Planet che passerà poi ad analizzare altri due argomenti che, però, riguardano Raw.
Negative > Positive. Dicevo che è stata un’edizione non proprio memorabile di Wrestlemania. Tante sono state le cose che hanno lasciato perplessi insieme a quelle che resteranno comunque nella memoria perché alla fine stiamo parlando di un evento che, nel bene o nel male, qualcosa lascia sempre a livello di emozioni e spunti di riflessione. Giovanni, nel suo GPO, ha analizzato a mio avviso in maniera impeccabile quanto successo domenica scorsa. Cosa non è andato bene in quel del MetLife Stadium? Tante sono le cose che hanno contribuito a rendere non eccezionale questa edizione numero 29. Il pubblico, innanzitutto, è stato un po’ apatico e non è riuscito a dare quel surplus di emozioni di cui ha bisogno un evento del genere, soprattutto nelle sue fasi più importanti. Un supporto che è mancato e che ha reso pesanti soprattutto contese come il main event. Diciamo anche che alcuni dei protagonisti sul ring non hanno fatto moltissimo per coinvolgere maggiormente il pubblico. Lo spettacolo ne ha risentito indubbiamente. Sbagliata è stata poi anche la gestione del tempo: i booker sono stati costretti a dei tagli importanti nello svolgimento dello show e la differenza, anche in questo senso si è sentita perché, ad esempio, si è stati poi costretti ad assistere a tutti e tre i main event di seguito, non lasciando praticamente respiro” al pubblico che è arrivato, passatemi il termine, spompato alla sfida finale per il WWE Championship. L’altro aspetto negativo è stato certamente l’assenza di un vero e proprio “Wrestlemania Moment”. Non ditemi che The Rock che celebra la vittoria di John Cena appartiene a questa categoria. La forzatura del momento è apparsa evidente e, come sempre Giovanni ha fatto notare, era palese come a Dwayne, quanto successo nel finale di domenica, non fosse andato proprio a genio. Senza dimenticare che, il suddetto match, aveva l’aggravante di essere scontato nel risultato fin da quando è stato stipulato dopo Royal Rumble. Un po’ lo stesso discorso che riguarda il match tra CM Punk e The Undertaker che, almeno, è stato uno straordinario spettacolo per i fan di questa disciplina (a proposito… 10 e lode allo Straight Edge ancora una volta capace di tirare fuori un grande match anche ad un Deadman a mezzo servizio). Quello che mi è piaciuto di questa edizione dello Showcase Of The Immortals è quanto si è fatto con le nuove leve della federazione. Parlo ovviamente di The Shield e Fandango che sono usciti vincitori dai rispettivi match dimostrando come la WWE, a ragione, punti forte su di loro in chiave futura (a questo va aggiunto il Dolph Ziggler di Raw, ma ci tornerò tra poco). La settimana scorsa dicevo che non si può basare una Wrestlemania su wrestler part-time. Questa edizione è una iniezione di fiducia in questo senso perché tanti giovani hanno avuto il loro momento di gloria. Certo anche The Miz due anni fa ebbe il suo grande momento ed adesso naviga in cattive acque (con l’inspiegabile trattamento tra Wrestlemania e Raw). Però onestamente non riesco a non pensare in positivo con gente come Dean Ambrose, Seth Rollins, Roman Reigns, Fandango, Antonio Cesaro (forse è un bene che sia stato risparmiato da Wrestlemania). Sono loro il futuro e bisogna continuare a crederci e lavorare sodo.
Ziggler’s time is now! Questa settimana celebriamo anche un nuovo World Heavyweight Champion. Si tratta di Dolph Ziggler che raggiunge, finalmente, l’agognato traguardo incassando il contratto del Money In The Bank nel corso della puntata di Raw approfittando dell’infortunio di Alberto Del Rio. Un successo strameritato per lo Show-Off uno degli atleti più spettacolari e brillanti della federazione. Un personaggio cresciuto moltissimo nel corso dell’ultimo anno basti pensare che i migliori match della scorsa annata lo hanno visto quasi sempre tra i protagonisti. Cresciuto nonostante la presenza di Big E Langston e di AJ Lee fosse pericolosa per il suo lancio ma soprattutto nonostante la gestione un po’ discutibile del biondino da parte della WWE negli ultimi mesi. Spero solo che adesso si possa voltare pagina e rendere finalmente credibile un atleta che, pronto per il main event, lo era da un pezzo. L’unico neo in tutta questa situazione sta nel fatto che Dolph non abbia incassato a Wrestlemania. Quest’anno mi aspettavo questo genere di scenario anche perché sarebbe stato una prima assoluta ed inoltre Ziggler mi sembrava il personaggio giusto per questo proposito. Mi piace pensare che, anche in questo caso, la scelta della federazione sia stata dettata dalla già citata mancanza di tempo che ha fortemente condizionato l’intero show di domenica. Poco male, però. L’importante è che Show-Off sia riuscito nell’impresa anche perché credo sia il personaggio giusto per ridare un po’ di interesse alla situazione del titolo mondiale. Onestamente Jack Swagger, seppur con un personaggio nuovo, non mi sembrava ancora pronto per ottenere un rilancio (che probabilmente, prima o poi, arriverà). Alberto Del Rio, invece, sta pagando dazio di un passaggio tra i face che non convince. Il messicano faceva più presa sul pubblico quando era heel nonostante, da quando c’è stato il cambio di status, il suo rendimento sul quadrato sia molto migliorato. Anche con l’ex Dos Caras non bisogna mollare. Il talento c’è ed il suo contributo alla causa della WWE può essere molto alto e lo dimostrano i suoi primi mesi in WWE quando fu di gran lunga il personaggio più interessante della federazione di Stamford da qualche anno. Adesso, però, è il momento di Dolph Ziggler. Una prova del nove per questo ragazzo che deve dimostrare con i fatti di poter rispettare le attese che tutti hanno nei suoi confronti.
We, the people! Non fraintendete. Non sto per parlare di Jack Swagger. Chiudo questo numero del Planet parlando del WWE Universe protagonista nel bene e nel male di Wrestlemania e del Raw post-WM. Ho già accennato a come il pubblico presente al MetLife Stadium sia stato un po’ un handicap per l’evento. Al contrario, il valore aggiunto della puntata post-ppv è stato proprio il pubblico dell’Izod Center. Un pubblico decisamente particolare. Uno spettacolo nello spettacolo e capace di sconvolgere l’intero andamento dello show. In primis incitando a gran voce quasi tutti gli heel della federazione. Incredibili sono stati i boati nei confronti di Wade Barrett e, soprattutto, Dolph Ziggler nel momento della conquista dei rispettivi titoli così come quello riservato a Big Show nel momento in cui questi ha interrotto il match tra Sheamus e Randy Orton. Un match, quest’ultimo passato nella totale indifferenza da parte della gente che, piuttosto, ha deciso di incitare a gran voce JBL e Michael Cole (particolarmente divertiti dalla cosa) oltre che riservare cori al ben più celebre ed amato Randy ovvero “Macho Man”. Poi c’è stata la perla della serata ovvero quando il pubblico ha iniziato ad intonare a gran voce la theme song di Fandango. Un episodio che rischia di essere una vera e propria svolta positiva per l’ex Johnny Curtis. Il giorno successivo su I-Tunes la suddetta canzone (orribile a ben sentirla) è balzata nei primi posti tra le canzoni più scaricate e, molto probabilmente, nelle settimane a venire tutte le arene non smetteranno di intonare “Cha Cha La La”. Probabile che Vince McMahon, grande estimatore di Fandango a quanto trapela dal backstage, si stia leccando i baffi nel vedere realizzato ed apprezzato uno dei suoi progetti attuali. Personalmente ho trovato il pubblico di Raw molto positivo. Io sono del parere che un pubblico coinvolto e coinvolgente ravviva lo spettacolo ma dà anche energia ai wrestler sul ring che vengono stimolati dalla partecipazione attiva del pubblico (sia essa a proprio favore o meno) ma è anche uno stimolo ai booker ed al loro lavoro affinché questo possa stimolare a sua volta il WWE Universe ad essere sempre attivo e partecipe all’azione. Perché altrimenti il rischio è di assistere ad uno scenario simile a Wrestlemania. Spero che quanto successo a Raw sia davvero preso come esempio dalle arene che ospiteranno le prossime puntate.
Ziggler’s time is now! Questa settimana celebriamo anche un nuovo World Heavyweight Champion. Si tratta di Dolph Ziggler che raggiunge, finalmente, l’agognato traguardo incassando il contratto del Money In The Bank nel corso della puntata di Raw approfittando dell’infortunio di Alberto Del Rio. Un successo strameritato per lo Show-Off uno degli atleti più spettacolari e brillanti della federazione. Un personaggio cresciuto moltissimo nel corso dell’ultimo anno basti pensare che i migliori match della scorsa annata lo hanno visto quasi sempre tra i protagonisti. Cresciuto nonostante la presenza di Big E Langston e di AJ Lee fosse pericolosa per il suo lancio ma soprattutto nonostante la gestione un po’ discutibile del biondino da parte della WWE negli ultimi mesi. Spero solo che adesso si possa voltare pagina e rendere finalmente credibile un atleta che, pronto per il main event, lo era da un pezzo. L’unico neo in tutta questa situazione sta nel fatto che Dolph non abbia incassato a Wrestlemania. Quest’anno mi aspettavo questo genere di scenario anche perché sarebbe stato una prima assoluta ed inoltre Ziggler mi sembrava il personaggio giusto per questo proposito. Mi piace pensare che, anche in questo caso, la scelta della federazione sia stata dettata dalla già citata mancanza di tempo che ha fortemente condizionato l’intero show di domenica. Poco male, però. L’importante è che Show-Off sia riuscito nell’impresa anche perché credo sia il personaggio giusto per ridare un po’ di interesse alla situazione del titolo mondiale. Onestamente Jack Swagger, seppur con un personaggio nuovo, non mi sembrava ancora pronto per ottenere un rilancio (che probabilmente, prima o poi, arriverà). Alberto Del Rio, invece, sta pagando dazio di un passaggio tra i face che non convince. Il messicano faceva più presa sul pubblico quando era heel nonostante, da quando c’è stato il cambio di status, il suo rendimento sul quadrato sia molto migliorato. Anche con l’ex Dos Caras non bisogna mollare. Il talento c’è ed il suo contributo alla causa della WWE può essere molto alto e lo dimostrano i suoi primi mesi in WWE quando fu di gran lunga il personaggio più interessante della federazione di Stamford da qualche anno. Adesso, però, è il momento di Dolph Ziggler. Una prova del nove per questo ragazzo che deve dimostrare con i fatti di poter rispettare le attese che tutti hanno nei suoi confronti.
We, the people! Non fraintendete. Non sto per parlare di Jack Swagger. Chiudo questo numero del Planet parlando del WWE Universe protagonista nel bene e nel male di Wrestlemania e del Raw post-WM. Ho già accennato a come il pubblico presente al MetLife Stadium sia stato un po’ un handicap per l’evento. Al contrario, il valore aggiunto della puntata post-ppv è stato proprio il pubblico dell’Izod Center. Un pubblico decisamente particolare. Uno spettacolo nello spettacolo e capace di sconvolgere l’intero andamento dello show. In primis incitando a gran voce quasi tutti gli heel della federazione. Incredibili sono stati i boati nei confronti di Wade Barrett e, soprattutto, Dolph Ziggler nel momento della conquista dei rispettivi titoli così come quello riservato a Big Show nel momento in cui questi ha interrotto il match tra Sheamus e Randy Orton. Un match, quest’ultimo passato nella totale indifferenza da parte della gente che, piuttosto, ha deciso di incitare a gran voce JBL e Michael Cole (particolarmente divertiti dalla cosa) oltre che riservare cori al ben più celebre ed amato Randy ovvero “Macho Man”. Poi c’è stata la perla della serata ovvero quando il pubblico ha iniziato ad intonare a gran voce la theme song di Fandango. Un episodio che rischia di essere una vera e propria svolta positiva per l’ex Johnny Curtis. Il giorno successivo su I-Tunes la suddetta canzone (orribile a ben sentirla) è balzata nei primi posti tra le canzoni più scaricate e, molto probabilmente, nelle settimane a venire tutte le arene non smetteranno di intonare “Cha Cha La La”. Probabile che Vince McMahon, grande estimatore di Fandango a quanto trapela dal backstage, si stia leccando i baffi nel vedere realizzato ed apprezzato uno dei suoi progetti attuali. Personalmente ho trovato il pubblico di Raw molto positivo. Io sono del parere che un pubblico coinvolto e coinvolgente ravviva lo spettacolo ma dà anche energia ai wrestler sul ring che vengono stimolati dalla partecipazione attiva del pubblico (sia essa a proprio favore o meno) ma è anche uno stimolo ai booker ed al loro lavoro affinché questo possa stimolare a sua volta il WWE Universe ad essere sempre attivo e partecipe all’azione. Perché altrimenti il rischio è di assistere ad uno scenario simile a Wrestlemania. Spero che quanto successo a Raw sia davvero preso come esempio dalle arene che ospiteranno le prossime puntate.
FONTE:TUTTOWRESTLING.COM