Seth Rollins, Roman Reigns, Dean Ambrose...Believe in The Shield!
18 Novembre 2012.
E' la data del debutto del trio, il giorno dove tutto ebbe inizio e che dopo sei mesi si sta confermando come una delle più grandi realtà della WWE. Lo Shield è apparso come una cometa tanto che il loro esordio non è stato preceduto da alcun promo appunto per mantenere il segreto il più a lungo possibile.
18 Novembre 2012.
E' la data del debutto del trio, il giorno dove tutto ebbe inizio e che dopo sei mesi si sta confermando come una delle più grandi realtà della WWE. Lo Shield è apparso come una cometa tanto che il loro esordio non è stato preceduto da alcun promo appunto per mantenere il segreto il più a lungo possibile.
Decidere di farli comparire nel main event del ppv Survivor Series equivale a mandare un segnale forte e chiaro a tutto gli addetti al lavoro e a noi fan. Ritrovarsi nelle mani un impiego di prim'ordine nella serata del ballo dei debuttanti è stata un investitura più che ufficiale. Di esordi con il botto ce ne sono stati tanti ma la continuità nei risultati di questa durata li rende davvero speciali e unici.
Come sempre in questi casi viene spontaneo fare dei paragoni e ovviamente non si può che citare il Nexus in quanto entrambe le stable seppur differenti in numero di elementi hanno fatto il loro ingresso essendo a tutti gli effetti nei nuovi volti in cerca di popolarità. E' vero che il branco capitanato da Wade Barrett aveva avuto una discreta visibilità grazie ad NXT e che i tre membri dello Shield erano comunque stati visti durante il primo periodo del nuovo format dello show delle giovani promesse (specie con Seth) ma al cospetto delle superstar che si apprestavano ad attaccare erano senza ombra di dubbio dei dilettanti. Il confronto comunque viene vinto a mani basse dallo Shield in quanto il Nexus ottenne la prima sconfitta come squadra sin dal primo appuntamento (Summerslam) dopo di che nonostante la conquista dei titoli di coppia l'armata non riuscì mai a prevalere fino in fondo contro il nemico andandosi progressivamente a sfaldare perdendo pedine importanti terminando con una scissione fino alla definitiva chiusura mentre è talmente evidente come Ambrose, Reigns e Rollins non abbiano mai perso come team sconfiggendo una varietà di wrestler di primo livello.
Una delle principali qualità che spiega il successo dello Shield è l'affiatamento dei tre ragazzi e gli aspetti dei loro stili, diversi ma allo stesso tempo simili che porta questi tre tasselli ad incastrarsi tra di loro in maniera perfetta. Roman Reigns è l'uomo che risolve le situazioni più intricate grazie alla sua muscolatura e alla devastante Spear. Seth Rollins è l'uomo funambolo, l'uomo che non conosce limiti capace di ribaltare l'azione in qualsiasi istante grazie a movimenti veloci e ad un parco mosse da high flyer. Dean Ambrose è infine l'uomo simbolo, il leader non dichiarato a parole ma dichiarato nel ring, colui che ha più voce in capitolo, che inizia e termina il discorso, colui che ha più carisma e più pronto per diventare un big.
Dopo ripetute affermazioni e la vittoria di Wrestlemania era d'obbligo cominciare a pensare anche in ottica “titoli” e la scelta di premiarli ad Extreme Rules portandosi a casa ben due titoli può essere tradotta come una promozione a pieni voti di fine anno scolastico. Le cinture che ora lo scudo contro le ingiustizie può portare con orgoglio in vita sono arrivate nel momento giusto ed ora non si deve far altro che proseguire seguendo lo stesso copione dei quel famoso 18 Novembre gestendo l'intera faccenda con oculatezza senza cadere in rovinosi passi falsi.
Pensare a quale possa essere il prossimo traguardo è alquanto complicato, magari lo step successivo potrebbe essere la conquista di una delle prestigiose valigette o perché no di entrambe aggiudicandosi di fatto l'intero bottino in quel di Money In The Bank. Guardando ancora più oltre e dato il momento positivo e facile immaginare un roseo futuro e un world title da poter sfoggiare ma a questo punto la domanda più legittima da porsi e chi dei tre ribelli possa avere più chance di emergere come singolo abbandonando il gruppo.
Stando alle voci dei colleghi, a gli attestati di stima di grandi professionisti e dei propri superiori come Triple H se bisogna scommettere qualche euro allora si può tranquillamente giocare ad occhi chiusi puntando tutto su Dean Ambrose. Il 27enne statunitense ha di fatti oltrepassato la fila arrivando direttamente nel main roster e nel main show. Una prova più che concreta di quanto considerazione la fad abbia nei suoi confronti. Essere stato il prescelto per l'US Title è un punto di inizio per la carriera come singolo. Per quanto la concretezza di Reigns e Rollins sia indiscutibile è altrettanto indiscutibile come Ambrose abbia quella marcia in più. Possiede una mic skill più sviluppata degli altri, una capacità interpretativa superiore e una maggiore padronanza dei propri mezzi.
Tornando al presente il primo desiderio è che la favola dello Shield possa avere lunga vita. Nonostante il loro essere prettamente heel possono contare comunque su un amplia fetta di supporter in quanto il talento non conosce distinzioni. Le buone prestazioni nel wrestling lottato non sono passate inosservate ed è così che i fan dei tre leoni si stanno estendendo a macchia d'olio. La theme music inconfondibile e l'entrata tra la platea hanno aiutato a creare un movimento che di giorno in giorno acquista sempre più estimatori diventando una delle più grandi attrazioni di Raw e Smackdown.
Abbiamo creduto in loro, stiamo credendo e continueremo a crederci....Believe In The Shield!
Come sempre in questi casi viene spontaneo fare dei paragoni e ovviamente non si può che citare il Nexus in quanto entrambe le stable seppur differenti in numero di elementi hanno fatto il loro ingresso essendo a tutti gli effetti nei nuovi volti in cerca di popolarità. E' vero che il branco capitanato da Wade Barrett aveva avuto una discreta visibilità grazie ad NXT e che i tre membri dello Shield erano comunque stati visti durante il primo periodo del nuovo format dello show delle giovani promesse (specie con Seth) ma al cospetto delle superstar che si apprestavano ad attaccare erano senza ombra di dubbio dei dilettanti. Il confronto comunque viene vinto a mani basse dallo Shield in quanto il Nexus ottenne la prima sconfitta come squadra sin dal primo appuntamento (Summerslam) dopo di che nonostante la conquista dei titoli di coppia l'armata non riuscì mai a prevalere fino in fondo contro il nemico andandosi progressivamente a sfaldare perdendo pedine importanti terminando con una scissione fino alla definitiva chiusura mentre è talmente evidente come Ambrose, Reigns e Rollins non abbiano mai perso come team sconfiggendo una varietà di wrestler di primo livello.
Una delle principali qualità che spiega il successo dello Shield è l'affiatamento dei tre ragazzi e gli aspetti dei loro stili, diversi ma allo stesso tempo simili che porta questi tre tasselli ad incastrarsi tra di loro in maniera perfetta. Roman Reigns è l'uomo che risolve le situazioni più intricate grazie alla sua muscolatura e alla devastante Spear. Seth Rollins è l'uomo funambolo, l'uomo che non conosce limiti capace di ribaltare l'azione in qualsiasi istante grazie a movimenti veloci e ad un parco mosse da high flyer. Dean Ambrose è infine l'uomo simbolo, il leader non dichiarato a parole ma dichiarato nel ring, colui che ha più voce in capitolo, che inizia e termina il discorso, colui che ha più carisma e più pronto per diventare un big.
Dopo ripetute affermazioni e la vittoria di Wrestlemania era d'obbligo cominciare a pensare anche in ottica “titoli” e la scelta di premiarli ad Extreme Rules portandosi a casa ben due titoli può essere tradotta come una promozione a pieni voti di fine anno scolastico. Le cinture che ora lo scudo contro le ingiustizie può portare con orgoglio in vita sono arrivate nel momento giusto ed ora non si deve far altro che proseguire seguendo lo stesso copione dei quel famoso 18 Novembre gestendo l'intera faccenda con oculatezza senza cadere in rovinosi passi falsi.
Pensare a quale possa essere il prossimo traguardo è alquanto complicato, magari lo step successivo potrebbe essere la conquista di una delle prestigiose valigette o perché no di entrambe aggiudicandosi di fatto l'intero bottino in quel di Money In The Bank. Guardando ancora più oltre e dato il momento positivo e facile immaginare un roseo futuro e un world title da poter sfoggiare ma a questo punto la domanda più legittima da porsi e chi dei tre ribelli possa avere più chance di emergere come singolo abbandonando il gruppo.
Stando alle voci dei colleghi, a gli attestati di stima di grandi professionisti e dei propri superiori come Triple H se bisogna scommettere qualche euro allora si può tranquillamente giocare ad occhi chiusi puntando tutto su Dean Ambrose. Il 27enne statunitense ha di fatti oltrepassato la fila arrivando direttamente nel main roster e nel main show. Una prova più che concreta di quanto considerazione la fad abbia nei suoi confronti. Essere stato il prescelto per l'US Title è un punto di inizio per la carriera come singolo. Per quanto la concretezza di Reigns e Rollins sia indiscutibile è altrettanto indiscutibile come Ambrose abbia quella marcia in più. Possiede una mic skill più sviluppata degli altri, una capacità interpretativa superiore e una maggiore padronanza dei propri mezzi.
Tornando al presente il primo desiderio è che la favola dello Shield possa avere lunga vita. Nonostante il loro essere prettamente heel possono contare comunque su un amplia fetta di supporter in quanto il talento non conosce distinzioni. Le buone prestazioni nel wrestling lottato non sono passate inosservate ed è così che i fan dei tre leoni si stanno estendendo a macchia d'olio. La theme music inconfondibile e l'entrata tra la platea hanno aiutato a creare un movimento che di giorno in giorno acquista sempre più estimatori diventando una delle più grandi attrazioni di Raw e Smackdown.
Abbiamo creduto in loro, stiamo credendo e continueremo a crederci....Believe In The Shield!
FONTE:ZONAWRESTLING.NET