“If you smeeeeell”… Queste tre parole le abbiamo bramate, rimpiante, desiderate, sognate per anni dopo quell’ultimo match a Wrestlemania XX. L’anno scorso sembrava di assistere ad un’eruzione ogni qual volta le prime note della theme song del Great One risuonavano nell’arena: quest’anno è cambiato qualcosa nel personaggio o si tratta di fisiologica, inevitabile abitudine? Scopriamolo assieme nell’editoriale odierno, più imprevedibile delle votazioni al Senato!
Cena Vs The Rock II. A solo un anno di distanza, la promessa di unicità fatta dalla WWE l’anno scorso è stata disattesa, ed a Wrestlemania avremo modo di assistere ad un possente, trainante e remunerativo twice in a lifetime, dove stavolta a farla da padrone non dovrebbe essere l’idea di uno scontro generazionale ma una battaglia senza campo per la supremazia, una lotta personale di John Cena volta alla conquista del suo accessorio preferito, la cintura.
Il canovaccio è quello tipico del classico Disney: all’eroe viene portato via qualcosa, affronta dei momenti di difficoltà e dopo la battaglia finale contro il nemico riconquista fama, gloria e salva la principessa riuscendo in qualcosa che prima gli era precluso. In questo caso il nostro eroe, neanche a dirlo, è John Cena, ciò che ha perso è la Cintura e tutto quello che essa comporta e la sua ultima prova consiste nel ribaltare il fallimento dell’anno precedente, contro lo stesso nemico affrontato, ossia Jafar…ehm, The Rock.
E per quanto noi popolo annoiato di internet possiamo lamentarci di questo canovaccio, la verità è una: funziona. E non solo con i bambini, ma anche con chi ha qualche anno in più ed il wrestling lo segue in modo più inconsapevole, non curandosi neanche lontanamente di andare su un sito per scoprire un retroscena o un approfondimento. Anzi, tutto sommato funziona su di noi anche più di quanto noi stessi desideriamo ammettere. The Rock Vs Cena II tutto sommato potrebbe risultare essere un ottimo esempio di booking a lunghissimo termine partito a Wrestlemania 27, con l’inizio concreto del feud e l’intromissione di Rocky nel Main Event tra Cena e Miz e con termine a Wrestlemania 29, nel decennale di Big John, al culmine di un lungo periodo di latitanza dalla zona titolata.
La faida potrebbe essere costruita toccando tasti neanche sfiorati l’anno scorso, mantenendo però intatto il motivo principale del successo della faida precedente: The Rock in grande spolvero al microfono e John Cena intento a migliorare il suo gioco per “rincorrerlo”, per rendersi degno di lui. Un esempio su tutti: il concerto di The Rock contro il Rap di Cena. Contrariamente a quello di quest’anno incentrato, un po’ inspiegabilmente, più su Vickie Guerrero (?) che su CM Punk, l’anno scorso Rocky ridicolizzò in modo sagace il suo rivale: tutti noi, nessuno escluso, credevamo di aver assistito ad una vittoria a tavolino del Great One, in quanto Cena mai e poi mai avrebbe potuto partorire qualcosa di diverso rispetto ad un’arrendevole bandiera bianca o un maleodorante boa marrone. Ed invece…
…invece Cena effettua uno dei promo migliori della sua carriera, rispolverando solo in parte la sua vecchia gimmick senza renderla troppo anacronistica, dando ulteriore fuoco alle polveri ed elevandosi, in smacco ai suoi detrattori, al livello di uno dei più grandi di tutti i tempi. La faida fu tutto sommato semplice ma coinvolgente ed il match fu non eccelso tecnicamente ma sicuramente in grado di catturare l’attenzione del pubblico con un meraviglioso ed inaspettato colpo di scena. Tutto questo, soprattutto grazie ad una sottesa rivalità personale che influì a mio avviso non poco a creare quella sana tensione “extra” in grado di trasformare una bella faida in qualcosa di più. Tutto, ricordiamolo, partì da un The Rock in grandissimo spolvero.
E non voglio dire che quest’anno non lo sia, anzi. I suoi promo, anche se a volte contenutisticamente discutibili, sono sempre stati divertenti e trascinanti, la sua presenza è sempre e comunque elettrizzante ed i suoi match…beh, forse questo costituisce il problema più grande. Mettere su una bella faida, volendo anche epica, senza far culminare il tutto con un bel match, a mio avviso inquina sempre e comunque qualsiasi tipo di storyline avente come sfondo un elemento mai troppo sopravvalutato, ovvero il wrestling. Pensiamo, che so, alla faida tra HBK ed Angle di Wrestlemania XXI, ai match tra Taker e Michaels o quelli contro Triple H. Faide epiche, sostenute nella memoria dei fan sempre e comunque da momenti avvenuti SUL quadrato e non al di fuori di esso. La stessa faida tra Punk e Rock avrebbe potuto assurgere a ben altri livelli se i match fossero stati eccezionali, mentre invece la mediocrità di questi ultimi influirà, nel corso degli anni, davvero tanto sulla percezione postuma di questa rivalità.
L’anno scorso The Rock mi stupì nel match di coppia contro gli Awesome Truth: cradle elaborati, northern light suplex con pin annesso, arsenale “classico” ed una mobilità davvero sorprendente. Quest’anno, sarà per l’enorme massa muscolare messa su, appare troppo rigido e con una condizione cardio davvero preoccupante, come evidenziato dalla lentezza e dalle due eterne headlock applicate da Punk nell’ultimo match, che tanto ci hanno ricordato i meravigliosi match tra Cena ed Orton di pochi anni fa, e dalla penuria di convinzione anche nelle mosse più semplici e collaudate, come la sua Rock Bottom. Dettaglio marginale direte voi, ma un match appena sufficiente in quel di Wrestlemania potrebbe davvero inquinare tutto quanto di buono potrebbe essere fatto nel corso della costruzione di questa faida. Ammesso e non concesso che ciò venga fatto.
Nella faida contro Punk The Rock, forse perché consapevole della transitorietà della faida stessa, si è leggermente adagiato sul suo personaggio lasciando la maggior parte del lavoro “sporco”, cioè di costruzione, al capace lottatore di Chicago…non dico che abbiamo toccato i livelli di Michaels Vs Hogan eh, ma comunque non l’ho visto coinvolto al 100%. Contro Cena, invece, scorgo quella vera voglia di surclassare che ha da sempre contraddistinto il primo The Rock nato dalle ceneri di quel babyface slavato interpretato in precedenza, quella reale voglia di superiorità che tanto bene fa alle faide se riesce a rompere la keyfabe ed entrare nei promo in live tv.
Il successo di questa faida, in soldoni, dipenderà più da Rock che da Cena, anche perché, in fondo, il ruolo che Dwayne ha da interpretare è molto più complesso. Cena deve solo impersonare una storia di successo, deve solo puntare al culmine di questo viaggio di rivalsa che lo ha visto a lungo coinvolto ed a tratti travolto, alzando la cintura al cielo al termine del giorno più importante dell’anno dopo aver sconfitto tutto ciò che in precedenza era stato in grado di ostacolarlo. The Rock invece deve interpretare al meglio il lato entertainment della faida, fornendo sempre e comunque qualcosa di nuovo ma che nel contempo non sia troppo lontano da ciò che la gente si aspetta da lui, ossia promo elettrizzanti, risate e tanto, tanto hype in vista del match.
Scordatevi Cena Heel, non serve. Scordatevi colpi di scena da capogiro. Scordatevi swerve di Russoniana memoria. Scordatevi finali diversi da quello scontato. Questa faida ha un binario già tracciato, la meta pare chiara e l’unica cosa che potrà variare sarà la velocità a cui arriveremo a destinazione…se the Rock ingranerà la quinta, state sicuri che sarà un successo. In caso contrario, probabilmente un successo lo sarà comunque ma ce ne dimenticheremo prima. E’questa l’immensa grandezza del brand Wrestlemania.
Il canovaccio è quello tipico del classico Disney: all’eroe viene portato via qualcosa, affronta dei momenti di difficoltà e dopo la battaglia finale contro il nemico riconquista fama, gloria e salva la principessa riuscendo in qualcosa che prima gli era precluso. In questo caso il nostro eroe, neanche a dirlo, è John Cena, ciò che ha perso è la Cintura e tutto quello che essa comporta e la sua ultima prova consiste nel ribaltare il fallimento dell’anno precedente, contro lo stesso nemico affrontato, ossia Jafar…ehm, The Rock.
E per quanto noi popolo annoiato di internet possiamo lamentarci di questo canovaccio, la verità è una: funziona. E non solo con i bambini, ma anche con chi ha qualche anno in più ed il wrestling lo segue in modo più inconsapevole, non curandosi neanche lontanamente di andare su un sito per scoprire un retroscena o un approfondimento. Anzi, tutto sommato funziona su di noi anche più di quanto noi stessi desideriamo ammettere. The Rock Vs Cena II tutto sommato potrebbe risultare essere un ottimo esempio di booking a lunghissimo termine partito a Wrestlemania 27, con l’inizio concreto del feud e l’intromissione di Rocky nel Main Event tra Cena e Miz e con termine a Wrestlemania 29, nel decennale di Big John, al culmine di un lungo periodo di latitanza dalla zona titolata.
La faida potrebbe essere costruita toccando tasti neanche sfiorati l’anno scorso, mantenendo però intatto il motivo principale del successo della faida precedente: The Rock in grande spolvero al microfono e John Cena intento a migliorare il suo gioco per “rincorrerlo”, per rendersi degno di lui. Un esempio su tutti: il concerto di The Rock contro il Rap di Cena. Contrariamente a quello di quest’anno incentrato, un po’ inspiegabilmente, più su Vickie Guerrero (?) che su CM Punk, l’anno scorso Rocky ridicolizzò in modo sagace il suo rivale: tutti noi, nessuno escluso, credevamo di aver assistito ad una vittoria a tavolino del Great One, in quanto Cena mai e poi mai avrebbe potuto partorire qualcosa di diverso rispetto ad un’arrendevole bandiera bianca o un maleodorante boa marrone. Ed invece…
…invece Cena effettua uno dei promo migliori della sua carriera, rispolverando solo in parte la sua vecchia gimmick senza renderla troppo anacronistica, dando ulteriore fuoco alle polveri ed elevandosi, in smacco ai suoi detrattori, al livello di uno dei più grandi di tutti i tempi. La faida fu tutto sommato semplice ma coinvolgente ed il match fu non eccelso tecnicamente ma sicuramente in grado di catturare l’attenzione del pubblico con un meraviglioso ed inaspettato colpo di scena. Tutto questo, soprattutto grazie ad una sottesa rivalità personale che influì a mio avviso non poco a creare quella sana tensione “extra” in grado di trasformare una bella faida in qualcosa di più. Tutto, ricordiamolo, partì da un The Rock in grandissimo spolvero.
E non voglio dire che quest’anno non lo sia, anzi. I suoi promo, anche se a volte contenutisticamente discutibili, sono sempre stati divertenti e trascinanti, la sua presenza è sempre e comunque elettrizzante ed i suoi match…beh, forse questo costituisce il problema più grande. Mettere su una bella faida, volendo anche epica, senza far culminare il tutto con un bel match, a mio avviso inquina sempre e comunque qualsiasi tipo di storyline avente come sfondo un elemento mai troppo sopravvalutato, ovvero il wrestling. Pensiamo, che so, alla faida tra HBK ed Angle di Wrestlemania XXI, ai match tra Taker e Michaels o quelli contro Triple H. Faide epiche, sostenute nella memoria dei fan sempre e comunque da momenti avvenuti SUL quadrato e non al di fuori di esso. La stessa faida tra Punk e Rock avrebbe potuto assurgere a ben altri livelli se i match fossero stati eccezionali, mentre invece la mediocrità di questi ultimi influirà, nel corso degli anni, davvero tanto sulla percezione postuma di questa rivalità.
L’anno scorso The Rock mi stupì nel match di coppia contro gli Awesome Truth: cradle elaborati, northern light suplex con pin annesso, arsenale “classico” ed una mobilità davvero sorprendente. Quest’anno, sarà per l’enorme massa muscolare messa su, appare troppo rigido e con una condizione cardio davvero preoccupante, come evidenziato dalla lentezza e dalle due eterne headlock applicate da Punk nell’ultimo match, che tanto ci hanno ricordato i meravigliosi match tra Cena ed Orton di pochi anni fa, e dalla penuria di convinzione anche nelle mosse più semplici e collaudate, come la sua Rock Bottom. Dettaglio marginale direte voi, ma un match appena sufficiente in quel di Wrestlemania potrebbe davvero inquinare tutto quanto di buono potrebbe essere fatto nel corso della costruzione di questa faida. Ammesso e non concesso che ciò venga fatto.
Nella faida contro Punk The Rock, forse perché consapevole della transitorietà della faida stessa, si è leggermente adagiato sul suo personaggio lasciando la maggior parte del lavoro “sporco”, cioè di costruzione, al capace lottatore di Chicago…non dico che abbiamo toccato i livelli di Michaels Vs Hogan eh, ma comunque non l’ho visto coinvolto al 100%. Contro Cena, invece, scorgo quella vera voglia di surclassare che ha da sempre contraddistinto il primo The Rock nato dalle ceneri di quel babyface slavato interpretato in precedenza, quella reale voglia di superiorità che tanto bene fa alle faide se riesce a rompere la keyfabe ed entrare nei promo in live tv.
Il successo di questa faida, in soldoni, dipenderà più da Rock che da Cena, anche perché, in fondo, il ruolo che Dwayne ha da interpretare è molto più complesso. Cena deve solo impersonare una storia di successo, deve solo puntare al culmine di questo viaggio di rivalsa che lo ha visto a lungo coinvolto ed a tratti travolto, alzando la cintura al cielo al termine del giorno più importante dell’anno dopo aver sconfitto tutto ciò che in precedenza era stato in grado di ostacolarlo. The Rock invece deve interpretare al meglio il lato entertainment della faida, fornendo sempre e comunque qualcosa di nuovo ma che nel contempo non sia troppo lontano da ciò che la gente si aspetta da lui, ossia promo elettrizzanti, risate e tanto, tanto hype in vista del match.
Scordatevi Cena Heel, non serve. Scordatevi colpi di scena da capogiro. Scordatevi swerve di Russoniana memoria. Scordatevi finali diversi da quello scontato. Questa faida ha un binario già tracciato, la meta pare chiara e l’unica cosa che potrà variare sarà la velocità a cui arriveremo a destinazione…se the Rock ingranerà la quinta, state sicuri che sarà un successo. In caso contrario, probabilmente un successo lo sarà comunque ma ce ne dimenticheremo prima. E’questa l’immensa grandezza del brand Wrestlemania.
FONTE:ZONAWRESTLING.NET