CM Punk ha perso il titolo WWE. Qualcuno è contento. Qualcuno è infelice.
Talmente infelice che avrebbe anche fatto a meno di lamentarsi per aver perso un occhio, pur di vederlo campione fino a Wrestlemania. Il titolo lo ha vinto The Rock.
Qualcuno è contento. Qualcuno è infelice. Talmente infelice da giurare di non guardare più la WWE fino a che il People's Champion non perderà la cintura. Sicuramente, da tutta questa storia, la persona, se pur non fisica, che esce con i risultati migliori è la WWE. Perché si può dire ciò che si vuole, ma raramente si parla cosi tanto del prodotto, delle storyline e delle decisioni prese per sviluppare le stesse.
Talmente infelice che avrebbe anche fatto a meno di lamentarsi per aver perso un occhio, pur di vederlo campione fino a Wrestlemania. Il titolo lo ha vinto The Rock.
Qualcuno è contento. Qualcuno è infelice. Talmente infelice da giurare di non guardare più la WWE fino a che il People's Champion non perderà la cintura. Sicuramente, da tutta questa storia, la persona, se pur non fisica, che esce con i risultati migliori è la WWE. Perché si può dire ciò che si vuole, ma raramente si parla cosi tanto del prodotto, delle storyline e delle decisioni prese per sviluppare le stesse.
Era scontato che CM Punk non sarebbe arrivato a Wrestlemania con il titolo, lo era almeno dalle Survivor Series. Dopo 434 giorni di regno infatti, non si poteva pretendere di vederlo ancora sul tetto della compagnia, e soprattutto non si può pretendere di sostenere che The Best in the World sia stato trattato male. Il campione più longevo degli ultimi 23 anni. Questo è trattare male un lottatore? Questo è mandare un lottatore direttamente nell'olimpo, accanto a Bruno Sammartino, Hulk Hogan, Ultimate Warrior, Diesel e John Cena. Si, che si voglia o no, anche John Cena.
Adesso CM Punk andrà fuori dal giro titolato dopo Elimination Chamber con tutta probabilità, ma va bene, la cosa si può anche sostenere, se esce da un periodo ricoperto d'oro e stai per andare a combattere nel palcoscenico più importante dell'anno, in quello che è sicuramente, dopo il main event, il match più atteso ormai da circa 10 anni: contro Undertaker. Un incontro che contribuirà ancora ad esaltare ciò che è CM Punk, e sarà cosi anche se perderà, perché un match a Wrestlemania con Undertaker è scontato che si perda, ma già il fatto di essere scelto per lo stesso, dopo che nei quattro anni precedenti gli avversari del Deadman sono stati Shawn Michaels e Triple H.
CM Punk è nato vincente. Si è costruito un personaggio unico, come mai si erano visti nella storia. Lo ha fatto prima nelle piccole federazioni indipendenti, poi nella Ring of Honor e infine, nella WWE, la compagnia più importante di tutte, la federazione per la quale ogni lottatore comincia a lavorare per diventare tale. CM Punk oggi ha concretamente realizzato il suo sogno e la WWE lo ha assecondato e continua ad assecondarlo.
Chiaramente poi ci sono anche gli altri, non siamo più negli anni ottanta, o addirittura nei sessanta, quando i lottatori detenevano le cinture per anni. Altri tempi, altre esigenze, mille altri aspetti da preservare. Stavolta il campione è The Rock, quel The Rock appena tornato al wrestling dopo che per anni ha fatto cinema. The Rock tradì il wrestling? Francamente no. The Rock ha semplicemente fatto qualcosa di diverso avendo un grandissimo successo, per questo non ha avuto tempo per dedicarsi anche al wrestling. Se Chris Jericho anziché essere il leader dei Fozzy fosse il leader degli Iron Maiden o degli AC/DC, farebbe esattamente la stessa cosa. Ma non è una cosa sbagliata, è una scelta. La WWE quando può li riporta a casa e gli da il palcoscenico che meritano a seconda della reazione della folla. Perché la WWE è un'azienda, A SCOPO DI LUCRO, e come tale si comporta.
CM Punk poi, da grandissimo talento quale è, ricama intorno a tutto questo le sue lamentele, le sue storyline, i suoi promo, posso assicurarvi però, che sa benissimo quanto bene facciano alla WWE The Rock, Chris Jericho e chi come loro torna ogni tanto a farsi vivo. Lo sa perché questi signori aiutano i più giovani e fanno guadagnare tanto, e quanto si guadagna tanto ci sono soldi in più per tutti, non solo nel presente ma anche nel futuro, quando i frutti saranno maturi, i giovani pronti e le casse della compagnie sempre piene.
Adesso CM Punk andrà fuori dal giro titolato dopo Elimination Chamber con tutta probabilità, ma va bene, la cosa si può anche sostenere, se esce da un periodo ricoperto d'oro e stai per andare a combattere nel palcoscenico più importante dell'anno, in quello che è sicuramente, dopo il main event, il match più atteso ormai da circa 10 anni: contro Undertaker. Un incontro che contribuirà ancora ad esaltare ciò che è CM Punk, e sarà cosi anche se perderà, perché un match a Wrestlemania con Undertaker è scontato che si perda, ma già il fatto di essere scelto per lo stesso, dopo che nei quattro anni precedenti gli avversari del Deadman sono stati Shawn Michaels e Triple H.
CM Punk è nato vincente. Si è costruito un personaggio unico, come mai si erano visti nella storia. Lo ha fatto prima nelle piccole federazioni indipendenti, poi nella Ring of Honor e infine, nella WWE, la compagnia più importante di tutte, la federazione per la quale ogni lottatore comincia a lavorare per diventare tale. CM Punk oggi ha concretamente realizzato il suo sogno e la WWE lo ha assecondato e continua ad assecondarlo.
Chiaramente poi ci sono anche gli altri, non siamo più negli anni ottanta, o addirittura nei sessanta, quando i lottatori detenevano le cinture per anni. Altri tempi, altre esigenze, mille altri aspetti da preservare. Stavolta il campione è The Rock, quel The Rock appena tornato al wrestling dopo che per anni ha fatto cinema. The Rock tradì il wrestling? Francamente no. The Rock ha semplicemente fatto qualcosa di diverso avendo un grandissimo successo, per questo non ha avuto tempo per dedicarsi anche al wrestling. Se Chris Jericho anziché essere il leader dei Fozzy fosse il leader degli Iron Maiden o degli AC/DC, farebbe esattamente la stessa cosa. Ma non è una cosa sbagliata, è una scelta. La WWE quando può li riporta a casa e gli da il palcoscenico che meritano a seconda della reazione della folla. Perché la WWE è un'azienda, A SCOPO DI LUCRO, e come tale si comporta.
CM Punk poi, da grandissimo talento quale è, ricama intorno a tutto questo le sue lamentele, le sue storyline, i suoi promo, posso assicurarvi però, che sa benissimo quanto bene facciano alla WWE The Rock, Chris Jericho e chi come loro torna ogni tanto a farsi vivo. Lo sa perché questi signori aiutano i più giovani e fanno guadagnare tanto, e quanto si guadagna tanto ci sono soldi in più per tutti, non solo nel presente ma anche nel futuro, quando i frutti saranno maturi, i giovani pronti e le casse della compagnie sempre piene.
FONTE:ZONAWRESTLING.NET