Big Show sembra che stia per passare dalla parte dei buoni. Mossa giusta o tremendo errore? La sua storia recente parla chiaro.
Quando si hanno compiuto 40 anni di cui quasi la metà nel wrestling, non è poi molto quello che puoi ancora dare, così come quello che puoi ancora pretendere. In questa fase della carriera pensi più ad aiutare gli altri, e raramente accade ancora di poter lottare e vincere un titolo mondiale, Big Show può quindi considerarsi bravo e fortunato per il suo ultimo regno.
Quando si hanno compiuto 40 anni di cui quasi la metà nel wrestling, non è poi molto quello che puoi ancora dare, così come quello che puoi ancora pretendere. In questa fase della carriera pensi più ad aiutare gli altri, e raramente accade ancora di poter lottare e vincere un titolo mondiale, Big Show può quindi considerarsi bravo e fortunato per il suo ultimo regno.
In questo suo cammino verso Wrestlemania sembra stia turnando face, turn sul quale ci sono ancora molti dubbi essendo una collaborazione nata casualmente con Orton e Sheamus, ma siccome sembra scritto che uno del trio tradirà, non possiamo escludere che sia proprio il gigante a ingannare il proprio team e quindi rimanere il personaggio che abbia visto in questi anni. Sarebbe la scelta più scontata, ma penso si rivelerà il proverbiale specchietto per allodole, con Orton come vero ago della bilancia per la vittoria dello Shield.
Un altro indizio sul possibile turn del gigante è il ritorno in pompa magna di Mark Henry, lanciato in feud contro Ryback. In WWE ci sono stati pochi momenti in cui si è lasciato scorrazzare tra i roster due big man cattivi, a maggior ragione ora che gli show sono uniti, e che quindi negli stessi episodi potremmo vederli insieme. Il motivo è presto detto, il monster heel nel roster fa ancora più paura se è l’unico in circolazione, l’unico a dar prove di forza contro i beniamini del pubblico. Considerando la vecchia tradizione per cui nel 90% dei casi il big man face è usato per comedy o poco più (Great Khali insegna), allora il gigante cattivo sembra davvero una minaccia per tutto il roster. Mark Henry quindi per fare ancora più paura ha bisogno di un Big Show face.
Se davvero allora Big Show tornerà ad essere tra i buoni, proviamo a capire quale sarà il suo post Wrestlemania e mesi a venire e, se è vero come qualcuno più saggio di me diceva, ovvero che capire il passato è la chiave per prevedere il futuro, allora vediamo gli ultimi periodi da face del gigante.
Nel 2008 oltre che con il match perso con Floyd Mayweather (in cui partiva come heel, ma viste le reazioni del pubblico è stato costretto a passare tra i buoni) ha avuto un feud noioso con Khali, non ha conquistato il titolo ECW e per disperazione lo si è rimesso tra i cattivi come avversario dell’Undertaker.
Torna face nel 2010, così dal nulla con il passaggio allo show blu. Scelta che ha fatto più danni che altro, dato che è stato promosso a primo avversario del neo campione del mondo Swagger, rivalità noiosa per match e promo che ha quasi fatto fallire la carriera dell’All American American. Poi dopo aver rovinato Swagger si è ben pensato di rovinare un’altra delle poche cose interessanti dell’epoca, ovvero la Straight Edge Society, che Big Show ha battuto in lungo e in largo di fatto disgregandola, e con essa danneggiando Punk. Poi il suo team, composto (a parte Rey) da talenti dimostratisi non all’altezza come Kingston, MVP e Masters, ha sconfitto gli avversari su cui c’era più da scommettere per il futuro, come Rhodes, Del Rio, Mc Intyre, Swagger e (vabbé) Reeks. Poi dopo ha iniziato il feud con Barrett e il Corre, e anche in questo caso Big Show e alleati hanno avuto la meglio su gente che teoricamente poteva essere più futuribile. Poi è stato inserito nel triangolo con Henry e Bryan, gente con cui mai Danielson avrebbe dovuto avere a che fare come primo feud da campione del mondo, e di fatti solo nei mesi successivi è riuscito ad affermarsi, mentre in quei tempi è stato molto (ingiustamente) criticato.
Insomma, tirando le somme possiamo tranquillamente dire che Big Show face è un danno, per se stesso e per gli altri. Ha messo indirettamente in difficoltà Swagger e Bryan nei loro primi anni da campione, ha distrutto la Straight Edge Society e il Corre, e via così.
Nel wrestling è più facile vedere il povero beniamino del pubblico che riesce a cavarsela contro il gigante cattivo, in una sorta di modello Davide-Golia, che il contrario, così come il gigante buono ha solitamente la meglio sul più debole cattivo, che potremmo chiamare modello Bud Spencer. Sono perciò molto preoccupato per questo suo turn face. Di giganti che battano agevolmente mid carder o upper carder heel futuribili ne faccio volentieri a meno.
Big Show dà il meglio di sé come mostro arrabbiato, apparentemente invincibile, su cui solo un beniamino del pubblico riuscirà ad avere la meglio e dare lo slancio alla propria carriera. Diversamente se usato come G.G.G. (acronimo per Grande Gigante Gentile, titolo di un romanzo per l'infanzia di Roald Dahl) al massimo piange per Laurinaitis o è utile a mettere ko il Rhodes di turno.
Ho molta stima di Big Show per il suo modo di combattere nonostante la mole, il suo essere meno statico rispetto a wrestler fisicamente a lui simili, ma salvo sorprese lo vedo come un personaggio finito, la stessa salsa di cui oggi potremmo anche fare a meno.
Un altro indizio sul possibile turn del gigante è il ritorno in pompa magna di Mark Henry, lanciato in feud contro Ryback. In WWE ci sono stati pochi momenti in cui si è lasciato scorrazzare tra i roster due big man cattivi, a maggior ragione ora che gli show sono uniti, e che quindi negli stessi episodi potremmo vederli insieme. Il motivo è presto detto, il monster heel nel roster fa ancora più paura se è l’unico in circolazione, l’unico a dar prove di forza contro i beniamini del pubblico. Considerando la vecchia tradizione per cui nel 90% dei casi il big man face è usato per comedy o poco più (Great Khali insegna), allora il gigante cattivo sembra davvero una minaccia per tutto il roster. Mark Henry quindi per fare ancora più paura ha bisogno di un Big Show face.
Se davvero allora Big Show tornerà ad essere tra i buoni, proviamo a capire quale sarà il suo post Wrestlemania e mesi a venire e, se è vero come qualcuno più saggio di me diceva, ovvero che capire il passato è la chiave per prevedere il futuro, allora vediamo gli ultimi periodi da face del gigante.
Nel 2008 oltre che con il match perso con Floyd Mayweather (in cui partiva come heel, ma viste le reazioni del pubblico è stato costretto a passare tra i buoni) ha avuto un feud noioso con Khali, non ha conquistato il titolo ECW e per disperazione lo si è rimesso tra i cattivi come avversario dell’Undertaker.
Torna face nel 2010, così dal nulla con il passaggio allo show blu. Scelta che ha fatto più danni che altro, dato che è stato promosso a primo avversario del neo campione del mondo Swagger, rivalità noiosa per match e promo che ha quasi fatto fallire la carriera dell’All American American. Poi dopo aver rovinato Swagger si è ben pensato di rovinare un’altra delle poche cose interessanti dell’epoca, ovvero la Straight Edge Society, che Big Show ha battuto in lungo e in largo di fatto disgregandola, e con essa danneggiando Punk. Poi il suo team, composto (a parte Rey) da talenti dimostratisi non all’altezza come Kingston, MVP e Masters, ha sconfitto gli avversari su cui c’era più da scommettere per il futuro, come Rhodes, Del Rio, Mc Intyre, Swagger e (vabbé) Reeks. Poi dopo ha iniziato il feud con Barrett e il Corre, e anche in questo caso Big Show e alleati hanno avuto la meglio su gente che teoricamente poteva essere più futuribile. Poi è stato inserito nel triangolo con Henry e Bryan, gente con cui mai Danielson avrebbe dovuto avere a che fare come primo feud da campione del mondo, e di fatti solo nei mesi successivi è riuscito ad affermarsi, mentre in quei tempi è stato molto (ingiustamente) criticato.
Insomma, tirando le somme possiamo tranquillamente dire che Big Show face è un danno, per se stesso e per gli altri. Ha messo indirettamente in difficoltà Swagger e Bryan nei loro primi anni da campione, ha distrutto la Straight Edge Society e il Corre, e via così.
Nel wrestling è più facile vedere il povero beniamino del pubblico che riesce a cavarsela contro il gigante cattivo, in una sorta di modello Davide-Golia, che il contrario, così come il gigante buono ha solitamente la meglio sul più debole cattivo, che potremmo chiamare modello Bud Spencer. Sono perciò molto preoccupato per questo suo turn face. Di giganti che battano agevolmente mid carder o upper carder heel futuribili ne faccio volentieri a meno.
Big Show dà il meglio di sé come mostro arrabbiato, apparentemente invincibile, su cui solo un beniamino del pubblico riuscirà ad avere la meglio e dare lo slancio alla propria carriera. Diversamente se usato come G.G.G. (acronimo per Grande Gigante Gentile, titolo di un romanzo per l'infanzia di Roald Dahl) al massimo piange per Laurinaitis o è utile a mettere ko il Rhodes di turno.
Ho molta stima di Big Show per il suo modo di combattere nonostante la mole, il suo essere meno statico rispetto a wrestler fisicamente a lui simili, ma salvo sorprese lo vedo come un personaggio finito, la stessa salsa di cui oggi potremmo anche fare a meno.
FONTE:ZONAWRESTLING.NET